Origine preferenziale: nuove regole per la convenzione Paneuromediterranea (PEM)

Il 25 agosto 2021 la Commissione Europea ha pubblicato la nuova guida sulle regole di origine transitorie applicabili nella zona Paneuromediterranea (PEM). Maggiori informazioni sono reperibili al seguente link.

L'accordo PEM fu ratificato nel 2013 dai seguenti paesi: UE, Svizzera, Islanda, Norvegia, Isole Faroe, Turchia, Algeria, Tunisia, Marocco, Israele, Palestina, Egitto, Giordania, Libano, Siria, Macedonia del Nord, Albania, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Serbia, Kosovo, Moldavia, Georgia, Ucraina.

Le nuove regole transitorie hanno come termine previsto per l’applicazione il primo settembre del 2021 per gli scambi tra UE e: Svizzera, Norvegia, Islanda, Albania, Giordania e Isole Faroe (c.d. Parti contraenti applicatrici). Per gli altri Paesi che aderiscono alla Convenzione PEM, il processo di applicazione delle nuove regole è in fase di avanzamento. Le stesse saranno applicabili insieme a quelle già esistenti. Quelle che verranno applicate, per poter distinguere i prodotti originari in virtù appunto delle nuove regole, devono essere incluse in una dichiarazione all’interno dei certificati di origine o delle dichiarazioni su fattura. Gli operatori economici che richiedono il rilascio di un Certificato EUR.1 ai sensi delle regole di origine transitorie PEM devono indicare “transitional rules” (in inglese) nella casella 7 dello stesso formulario EUR.1 e nel TARIC sono state creati due nuovi codici: l’U075 e l’U076, rispettivamente per l’EUR.1 e per la dichiarazione di origine sempre nel contesto delle regole transitorie di origine Paneuromediterranee.

Le principali modifiche apportate dalle nuove regole transitorie riguardano gli istituti relativi alla determinazione e alla certificazione dell’origine preferenziale come, ad esempio, la soglia di tolleranza, che vede l’aumento dal 10 al 15% del peso netto per i prodotti agricoli o del valore del prezzo EXW per i prodotti industriali. Anche le imprese e gli operatori che attuano scambi con questi paesi devono adattarsi alle nuove modifiche, cercando di verificarne i possibili benefici adeguando, se necessario, il proprio sistema gestionale.

Qualora la tua azienda fosse interessata ad ottenere lo status di esportatore autorizzato al fine di sostituire il certificato EUR1 con una semplice dichiarazione su fattura (o altro documento commerciale), puoi rivolgerti al Doganalista Luigi Mattozzi luigi@www.ebs-srl.it o Dott.ssa Daniela Conestà daniela@www.ebs-srl.it , i quali sono a tua disposizione per verificare la fattibilità e predisporre l'istanza fino all'ottenimento di questo beneficio.