ANTIDUMPING SUL VINO: NEL MIRINO DELLA CINA ANCHE L’ITALIA

Fa un altro passo avanti l'indagine antidumping sul vino aperta da Pechino, ritorsione all'inasprimento europeo sui pannelli solari importati dalla Cina (su cui è stato trovato un compromesso).

Sono sei le società vinicole europee selezionate dalle autorità cinesi ai fini dell'indagine antidumping e antisussidi promossa da Pechino, tra cui anche un'italiana.

Le aziende selezionate dovranno compilare e inviare un questionario dettagliato su tutti gli aspetti della vita aziendale: costi, ricavi, prestiti, finanziamenti, esposizione bancaria e così via.

Indagine senza sosta
L'unica apertura che potrebbe concedere è la disponibilità a favorire il dialogo diretto fra i produttori di vino europei e quelli cinesi per raggiungere un accordo economico di tipo generale. La Commissione è favorevole all'apertura del tavolo e all'accordo tra produttori e per questo starebbe consulta anche l'associazione dei produttori europei.

La lista con lo sconto
Intanto sono 1.300 le aziende italiane (su 1.500 esportatori) che dopo l'accordo euro-cinese sui pannelli solari si sono registrate presso il ministero dello Sviluppo economico ai fini dell'indagine antidumping e antisussidi promossa da Pechino.
Gli esportatori che intendono esportare in Cina devono iscriversi in un'apposita lista che, nel caso di un inasprimento tariffario, potrebbe garantire loro un dazio ridotto.

Fonte: Il Sole 24ore